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martedì 15 febbraio 2011

ALTA TENSIONE

TRAMA FILM - Alex e Marie, due ragazze, vanno a preparare gli esami universitari in campagna, a casa dei genitori di Alex. Neanche il tempo di scaricare i bagagli che arriva uno psicopatico che stermina la famiglia e rapisce Alex, non accorgendosi della presenza di Marie, che lo segue per salvare l’amica.

RECENSIONE FILM - Secondo film del bravissimo regista francese Alexandre Aya che ora è arrivato a dirigere ottimi film come "Riflessi Di Paura, Le Colline Hanno Gli Occhi e Piranha 3D".
Alta tensione porta dall'inizio con sè dei difetti, ma che sono del tutto marginali perchè il film è davvero valido, impressionante, visimanente truculento e con un finale che poi in molti altri film è scopiazzato molto malamente che è stato molto criticato per la sua incoerenza, ma che secondo me funziona.
Inanzitutto il regista è molto bravo a comporre la semplice trama con omicidi davvero crudi e violenti che possono sembrare esagerati, ma che in realtà rendono perfettamente nel contesto.
Gli effetti speciali sono gustosi e di buona qualità, si vede l'uso del computer ma è mascherato e usato davvero bene.
La regia è di buon livello e la qualità visiva anche non scadendo nel prodotto direct to video.
Bella la colonna sonora che comprende anche un brano dei Ricchi E Poveri e in finale come detto è di gran qualità.

Film - 8

Pregi - Omicidi efferati e ben realizzati, ben diretto, colpo di scena non prevedibile

Difetti - Finale che può apparire incoerente, qualche difetto in sceneggiatura.

venerdì 11 febbraio 2011

SAW 3D

RECENSIONE SAW 3D - Non inserisco la trama dell'ultimo capitolo della longeva saga dedicata all'enigmista perchè sarebbe complicata da spiegare e a uno che non ha visto i precedenti film la trama potrebbe rovinare qualche sorpresa.
Comunque partiamo con la recensione vera e propria di questo settimo e ultimo capitolo in 3D e partiamo subito dall'effetto più in voga del momento.
Il 3D lo devo dire è realizzato in maniera pessima, poche le scene ( qualche budella e una sega che vola verso di noi ) e realizzate solo sufficientemente, la campagna pubblicitaria diceva chiaramente che il 3D sarebbe stato innovativo, invece è il solito ( anche peggio ) 3D da postproduzione.
Ora parliamo del film vero e proprio, un filmetto che potrebbe passare inosservato ma che per tre motivi fondamentali vende e incassa.
Il primo è semplice, è l'ultimo capitolo della famosa saga dell'enigmista, il secondo motivo può essere il 3D ma principalmente è il gore presente che è di alto livello e realizzato ( tranne pochi casi ) davvero bene, ma comunque diverte e non fa ne senso ne paura e l'ultimo motivo e l'ultimo motivo è che Saw è Saw e se il primo capitolo non sarebbe stato un capolavoro, nessuno pensava ai mediocri sequel che ha avuto.
La trama è discreta con qualche spunto positivo e qualche spunto negativo, con qualche alto e basso ma comunque valida e il personaggio di Bobby è davvero azzeccato e Kevin Greutert ( il regista ) colpisce ancora la società americana come nel sesto capitolo.
Il sesto capitolo però peccava di spettacolarità e sembrava un pò moscio, questo settimo invece ha molto più ritmo ed è molto più adrenalinico con molte morti, ma alcune anche inutili come la prima di giorno in una vetrina davanti agli occhi di tutti.
L'inizio del film in flasback non ve lo svelo ma è la pecca più grande del fllm perchè in parte fa capire il finale del film anche se il regista ( penso volutamente ) non ha voluto chiarire tutti i punti per magari tornare con un nuovo capitolo tra un pò di tempo.
Il reparto splatter è ben fornito, ma come detto non spaventa, ma diverte, comunque è più alto dello standard delle produzioni horror che si vedono al cinema e infatti il film è vietato ai 18.
Per concludere questo ultimo capitolo in 3D ( che ripeto è totalmente superfluo ) è di discreta fattura, ma lontano chilometri dal primo geniale film di James Wan.

mercoledì 2 febbraio 2011

I SPIT ON YOUT GRAVE

TRAMA - Jennifer è una giovane scrittrice che, per lavorare al suo nuovo libro, decide di lasciare la città in cui vive per isolarsi in una casa isolata di campagna. La sua presenza suscita curiosità e fastidio negli abitanti del paese adiacente: e una notte alcuni di loro entrano in casa sua per spaventarla. Ma quello che nasce come un gesto vandalico si trasforma presto in un orrido stupro di gruppo. Dopo aver subito violenza e torture. Data per morta dai suoi assalitori, jennifer riuscirà invece a sopravvivere e deciderà di vendicarsi dei suoi carnevici con la stessa crudeltà che le avevano riservato. Se non peggio.

RECENSIONE - Un remake di un film degli anni 70 chiamato in Italia "Non violentate Jennifer", un regista famoso solo per filmetti da tv su eventi catastrofoci, budget medio e un cast abbastanza sconosciuto.
Dopo aver letto queste prime righe ci si aspetta un film pessimo, invece accade il contrario e su certi aspetti questo remake supera l'originale.
Il regista è molto bravo a separare una prima parte ( ma che risulta più lunga della seconda ) dalla seconda riuscendo così a trasformarare il film in suspense, tensione e ritmo discontandosi dall'originale per la vendetta messa in mostra dalla ragazza protagonista.
Lo stupro è rappresentato molto bene, forse meno duro e crudo dell'originale, ma sicuramente sadico e realistico e gli attori si comportano davvero bene, sopratutto ( idea vista anche nel film "L'ultima casa a sinistra" ) uno che interpreta la parte di Matthew che non vuole partecipare allo stupro ma partecipa obbligatoriamente.
Dopo un oretta di film il regista fa partire 45 minuti dove il film cambia totalmente, i primi 10/15 minuti sono di ritrovamento della ragazza e gli altri 30 sono di trappole davvero ben congegnate, ma che assomigliano molto a quelle che si vedono in Saw.
Decisamente ottima la scelta di non mostrare tutta la violenza con il primo omicidio - Spoiler - ( che non compie la ragazza però )  e ottima l'idea dell'omicidio per contrappasso come nella serie dell'enigmista.
La violenza cresce mano a mano, ma non è rappresentata da litri si sangue che farebbero solo ridere e divertire, ma da scene efferate e crude che lasciano spesso di sasso lo spettatore.
I protagonisti della vicenda sono pochi, ma come ho detto molto bravi a recitare ( anche se molto volgari ) e molto realistici, risultando ben espressivi e non danno mai quasi l'impressione di recitare un copione.
La ragazza in primis è davvero ben caratterizzata, solita ragazza di città con i soldi ( motivo per cui gli aggressori sono infastiditi dalla sua presenza ) e molto bella, ma anche un pò stupidotta in alcuni casi, cosa che rende più piacevole qualche sequenza che avrebbe potuto tramutarsi in noia.
Il livello di gore non è elevato, ma si segnalano due scene - Spoiler - quella dei corvi che strappano gli occhi a uno degli aggressori e quella finale del fucile nel retro dello sceriffo ( il bastardone del film ).
Infine da segnalare c'è una buona regia, una discreta ambientazione e una durata complessiva più che buona e non troppo sbrigativa.
Il regista ha dimostrare che ci sa fare con pellicole del genere e come remake I Spit On Your Grave ( ancora inedito in Italia ) funziona meglio del film degli anni 70.


Voto - 8


Pregi - Cast e recitazioni sopra la media, crudo e realistico, prima e seconda parte di spessore.


Difetti - Nulla di memorabile alla lunga distanza, qualche scopiazzamento qua e la.

venerdì 21 gennaio 2011

ARE YOU SCARED?

TRAMA - Sei ragazzi si risvegliano chiusi all’interno di un fatiscente magazzino, sorvegliati da dozzine di telecamere. Una voce annuncia loro che sono stati scelti come concorrenti per un realty show sulla paura a cui avevano fatto domanda alcuni mesi prima. Tra i ragazzi si istaurano sensazioni differenti: qualcuno è esaltato all’idea di finire come protagonista in tv, ma qualcun altro è sospettoso del fatto che non hanno ricevuto preavviso e non hanno firmato alcun documento. A mano a mano che il tempo trascorre, però i ragazzi cominciano ad essere uccisi uno alla volta da ingegnose trappole che riproducono le loro più segrete paure.

RECENSIONE -  Qualche anno dopo l'uscita del primo Saw e di qualche suo sequel arriva questo b movie a basso ( bassissimo spero ) costo che è un disastro completo.
Stereotipi a tutto andare, effetti splatter di bassa lega che strappano solo tanti sorrisi, cast incompetente, recitazione pessima ( il doppiaggio italiano è ancora peggio di quello americano ), trama copiata al primo Saw, tensione nulla e finale banale; tutto questo è Are You Scared?.
Dopo aver buttato un'ora e mezza della mia vita per vedere sto schifo posso dire che il regista non aveva davvero niente da fare progettando questo film che la critica non ha nemmeno stroncato in maniera devastante come pensavo.
Inanzitutto l'inizio del film è ridicolo, sarebbe anche stato discreto se la ragazza protagonista della scena non avrebbe urlato come una pazza e avrebbe recitato degnamente, anche l'effetto dell'abrasione in computer grafica è davvero penoso.
Poi troviamo altri difetti nel comparto tecnico, come una regia sbagliatissima con camera a mano, sbiadita, colori gialli, un miscuglio incredibile di difetti su difetti.
Scene gore che praticamente mancano, corpi che esplodono in modo posticcio e mal realizzato, la scena dei fucili ( copiati spudoratamente da Saw, come quella del trapano ) non si capisce perchè la telecamera cambia sempre, uno strangolamento davvero pazzesco dalla bruttezza, si vede attraverso una telecamera ( quindi male ) e si vede totalmente che il corpo è un manichino.
In questo filmaccio non c'è niente che si salva, nulla.


Voto - 2


Pregi - Trovateli voi.


Difetti - Tutto quanto, dalla regia alle scene gore, dalla recitazione al cast, tutto.

venerdì 14 gennaio 2011

FROZEN

TRAMA - E’ una domenica buia e fredda. Tre sciatori decidono di prendere la seggiovia per farsi una discesa notturna. Ad un certo punto però l’impianto si blocca improvvisamente e le luci si spengono. Dan, Lynch e Parker si ritrovano soli sospesi per aria, mentre il freddo congelante continua ad avanzare. E non sarà la sola cosa contro cui dovranno scontrarsi…

RECENSIONE - Adam Green ha saputo destreggiarsi molto bene nel campo horror con lo slasher Hatchet e ora ci riprova con questo Frozen cambiando totalmente lo stile del primo film, ma rimandendo su alti livelli, ancora più alti di quelli di Hatchet.
La trama è semplice e ben orchestrata, ha un senso, può essere plausibile e i personaggi si comportano molto realisticamente e il film non annoia mai ( tranne in qualche dialogo nelle parti conclusive, ma poca roba ) e anche se non ci sono spargimento di sangue dall'inizio alla fine qualche scena cruda c'è.
Ancora inedito in Italia purtroppo Frozen ha il pregio di distinguersi dalla massa e di saper sfruttare il trhiller psicologico in maniera azzeccata anche con una suspense che serve e il regista riesce a farci immedesimare nei protagonisti.
Anche il finale non presentando nessun fastidioso Cliff Hanger è di buona fattura e in generale la pellicola non è copiata da film simili come Open Water o Buried e ha una sua personalità che spicca in ogni fotogramma.
In defintiva un gran film che dimostra le capacità del regista anche sul piano tecnico ( regia e riprese mozzafiato ).

Voto - 8.5

Pregi - Regia e inquadrature perfette, non annoia mai, cast di ottimo livello, narrazione continua.

Difetti - Annoia in qualche dialogo.

mercoledì 12 gennaio 2011

IL FIGLIO DI CHUCKY

TRAMA - Il figlio di Chucky e Tiffany, i due bambolotti assassini, è in crisi esistenziale: non sa nulla delle sue origini, soffre di un grave complesso di inferiorità e malgrado sia di animo gentilissimo, fa degli orrendi incubi in cui scorre molto sangue; se ciò non bastasse, è costretto ad esibirsi come pupazzo da ventriloquo in uno show itinerante con l’umiliante nome di Faccia di merda. Un giorno, il tormentato bambolotto vede alla tv lo special su un film horror di prossima uscita che ha per protagonisti Chucky e Tiffany e riconosce immediatamente nei due i suoi possibili genitori. Fuggito dal suo padrone-aguzzino, il bambolotto si reca ad Hollywood, negli studios in cui si gira il film sulle bambole assassine e, grazie al medaglione voodoo che custodisce fin da appena nato, riesce a risvegliare i genitori. Da quel momento Chucky e Tiffany avranno l’obiettivo di reincarnarsi in corpi umani e per far ciò scelgono come vittime il regista/rapper Redman e l’attrice Jennifer Tilly! 

RECENSIONE - Ammazzato da alcune recensioni e poco visto nelle sale cinematografiche americane il quinto film dedicato alla bastardissima bambola assassina è un concentrato di umorismo nero e splatter che funziona alla grande, tra camei, parodie di altri film e omaggi a cult Il Figlio Di Chucky secondo me si annovera tra i migliori film sul bambolotto bastardo.
Parte nel migliore dei modi con una sequenza davvero riuscita in cui gli omicidi sono sanguinolenti al punto giusto, poi si parte subito con l'umorismo e si ride, poche palle ci si diverte un mondo con questo film.
Don Mancini, il regista vuole proprio fare questo,  ma non dimentica lo stile classico della bambola e anche se aggiunge un terzo personaggio Chucky è sempre presente e non perde il suo smalto, anche con l'aiuto della moglie e gli omicidi sono sanguinosi al punto giusto con qualche picco splatter ( ma in cg ).
Il cast è buono e fa posto anche al rapper Redman che morirà in maniera molto dolorosa, ma non dico altro.
Molto riuscita la componente homour e il figlio di Chucky fa quasi tenerezza sempre indeciso tra essere Glen, un maschio o Glenda, una femmina ( riferimento al film di Ed Wood ) ma alla fine ( anche con un rimando a Shining ) si esibisce in un corto ma bello scontro contro il padre, uno scontro davvero violento e macabro anche se spiritoso.
Divertente il finale e progettato un nuovo film sul bambolotto, ma questa volta si tratterà di un reboot.


Voto - 7.5


Pregi - Divertente, Splatteroso, Citazioni e parodie da oscar


Difetti - Niente di memorabile, qualche difetto nella sceneggiatura.

RADIO KILLER 2 - FINE DELLA CORSA

TRAMA - Melissa, sua sorella Kayla e i rispettivi ragazzi Bobby e Nik sono in viaggio verso Las Vegas per assistere a un concerto. La loro auto, però, ha un guasto, così i ragazzi si incamminano in cerca di aiuto fino ad imbattersi in un’abitazione. Appurato che i proprietari non sono in casa, incautamente i quattro giovani vi si intrufolano dentro e prendono in prestito l’auto che trovano in garage, lasciando il loro numero di cellulare in “pegno”. I ragazzi non sospettano però che l’abitazione appena visitata appartiene a Chiodo arrugginito, un camionista psicopatico e fanatico del cb che non tarda a contattare i quattro per cominciare con loro un gioco mortale.

RECENSIONE - Se il primo radio killer era un gran bel film, questo secondo capitolo uscito 6 anni dopo con uno script totalmente diverso, ma più prevedibile e meno inquietante.
Un nuovo regista, un nuovo stile che punta sulla slasher del 2000 e che non lascia molto alla fine della visione, ma comunque un discreto prodotto.
Se la trama è inferiore su tutti gli aspetti e molti spunti sono spudoratamente copiati dal primo film ( magari cambiano forma ) e il cast è solo sufficiente e steorotipato,  (vedi la ragazza che la da al primo che trova, la ragazza seria, il ragazzo che si deve sempre salvare e che sembra avere sempre in pugno la situazione e il dark odioso che vorresti morisse a inizio film ) qualche pregio c'è, la regia è movimentata e il film entra subito nel vivo dell'azione, c'è qualche effettino splatter e infine qualche buon epslosione.
Tutto questo ovviamente non basta a fare un buon film e infatti Radio Killer partendo già male non è niente di che, proprio un filmetto per l'home video che risulta simile a molti altri e anche la scritta unrated sulla copertina non serve a nulla visto che le scene di sangue latitano, se non quella riuscita in cui un dado è di mezzo.
Per il resto Radio Killer è da vedere, ma ci si può dimenticare presto, tranne del killer che funziona sempre.


Voto - 6


Pregi - Chiodo Arrugginito è un personaggio, regia moviementata e buona resa tecnica.


Difetti - Trama scontata, Personaggi stereotipati, Spunti copiati dal primo film, neanche una scena memorabile.

lunedì 10 gennaio 2011

RADIO KILLER

TRAMA RADIO KILLER - Lewis intraprende un viaggio, con l'intento di andare a trovare i genitori, ma prima ha in progetto di andare a prendere l'amica d'infanzia Venna. Lungo la strada si unisce a loro Fuller, il fratello di Lewis, appena rilasciato perché arrestato per ubriachezza molesta. I due per scacciare la noia del viaggio si divertono facendo uno scherzo, tramite radio C.B. ad un camionista. Ma non sanno che sarà l'inizio di un incubo.

RECENSIONE RADIO KILLER - Jhon Dahl, regista di questo solido film trhiller, è stato davvero bravo a realizzare questo film, con una trama semplice, ma ben studiata e non buttata a caso e una regia che regala vari momenti di suspense.
Il cast è molto buono, ritroviamo un Paul Walker agli inizi ( il film è datato 2001), Steve Zahn ( un attore che a me piace molto, per espressività, carisma e bravura nel recitare la propria parte ) che si cala nel suo personaggio in maniera a dir poco perfetta e Leelee Sobieski nella parte della ( quasi ) ragazza di Lewis ( Paul Walker ) che si comporta  egregiamente.
Oltre al cast molto buono troviamo anche una trama curata sopratutto per la prima parte e qualcosina della seconda, poi cade un pochino verso la banalità e l'impossibile, ma comunque regge fino alla fine e ci fa capire come uno scherzo può diventare qualcosa di letale.
Anche il cattivo di turno è scelto bene, non si vede quasi mai se non alla fine, il killer recita molto bene ( anche il doppiaggio in italiano è buono ) e delle sue frasi sono ormai dei cult, come non citare "Caramellina? qualcuno conosce Caramellina?" quando i due fratelli parlano alla radio con "Chiodo Arruginito" ( così di fa chiamare ).
Altri punti a favore li troviamo nella fotografia e nella regia, il budget medio ha aiutato sicuramente e anche il comparto audio è molto valido, ma quello che colpisce di più è la sicurezza del regista con la telecamera, mostrando primi piani sui personaggi, telefoni, ecc.
Infine cosa c'è altro da dire, oltre a qualche incongruenza finale, il film funziona bene e diverte e sopratutto non copia ( come fa il sequel che recensirò ).

Voto - 8

Pregi - Regia ottima, cast convincente, diverte ed è originale
Difetti - Qualche incongruenza nel finale.

sabato 8 gennaio 2011

MIDNIGHT MOVIE

TRAMA - Un gruppo di amici decide di andare a vedere un film horror degli anni ‘70 in un vecchio cinema. Il film è maledetto, si dice. C’è di mezzo un massacro ed il regista della pellicola è scomparso. Ma è solo una leggenda no? Certo, torniamo in sala… e le cose non vanno bene perché il killer del film ha deciso di uscire dallo schermo e di uccidere gli spettatori.

RECENSIONE - Ancora inedito in Italia questo Midnight Movie al pari di Laid To Rest è davvero un gioiellino da trovare e gustarsi, forse non allo stesso livello dell'altro, ma comunque di buon livello.
Trama a parte, non originale, ma comunque funzionale, quello che questo film ha come vantaggio sugli altri ( inoltre ha vinto molti premi ai vari festival ) è il budget sicuramente corposo e non misero misero e quindi il regista ha potuto esagerare con splatter ed effetti speciali, tutti riusciti, con un trucco vecchia maniera che funziona molto per far venire l'appetito a chi guarda il film. I primi omicidi sono piuttosto vedo non vedo con un leggero accento al fuoricampo, ma gli altri omicidi sono davvero violenti, bastardi e crudi e realizzato con effetti speciali riuscitissimi anche se con l'ausilio della computer grafica in alcuni casi, ma che si nota poco e non risulta invadente, gustosissima la scena della doppia perforazione.
A proposito l'arma del killer ( ben caratterizzato ) è molto originale che perfora la carne come burro.
Infine non c'è molto altro da dire, ma sicuramente il film riesce a divertire, perchè ingrana subito la marcia e non si ferma più.

Voto - 7.5

Pregi - Budget alto, effetti speciali gustosi e splatterosi, diverte fino alla fine.

Difetti - Storia non originale, non c'è davvero un qualcosa ( oltre agli omicidi ) che spicca per qualità.

SAW

TRAMA - Adam Faulkner e il dott. Lawrence Gordon si risvegliano e si ritrovano incatenati in un sudicio bagno. In mezzo alla stanza è disteso un uomo che si è sparato un colpo alla testa. Adam e Lawrence in una corsa contro il tempo cercheranno di capire cosa sia successo loro e chi possa essere il sadico che li ha imprigionati in quel luogo.

RECENSIONE - Per parlare si Saw o della longeva, ma anche inutile, saga ci vorrebbe davvero tanto tempo, tante cose ci sono da dire sopratutto sul primo film che rappresenta l'apice del film trhiller e rappresenta la svolta nel nuovo millennio.
Se infatti l'idea non è delle più originali ( e dopo in poi abusata in una marea di film ), Natali la aveva già sperimentato con The Cube, la storia si dipana in maniera perfetta con un James Wan diciamo all'esordio che con un budget ristretto crea un capolavoro.
Allora le prove degli attori sono sempre su buoni livelli, anche il doppiaggio in italiano, di solito fatto con i piedi, rende l'idea della tensione, della paura dei due protagonisti, il cast è di attori più o meno sconosciuti, ma che sanno fare il loro lavoro, dall'inizio alla fine.
Tobin Bell, unico attore un pò più in vista ( ma neanche tanto, si ritrova a fare filmacci pure lui come Buried Alive e Boogeyman 2 ), è il centro su cui si basa il film, sopratutto con il copo di scena finale che spiazza tutti e rientra nella classificica dei miglior cliff henger della storia; L'enigmista infatti come verrà svelato meglio nei sequel ( nei banali sequel ) non uccide, o meglio da la possibilità di redimersi, un pò come dovrebbe fare Dio, ma comunque offre questa opportunità e non uccide direttamente, anche il suo complice è un personaggio azzeccattissimo, faccia da psicopatico, schizzato che dovrà superare un test anche lui.
La fotografia non è su alti livelli, per via dell'approccio televiso e il basso costo della pellicola, ma su certe cose vale spendere due parole.
Prima di tutto le trappole sono semplici, ma azzeccate, non come negli altri capitolo che sono capolavori di ingegneria, ma letteralmente inutili, anche gli omicidi non sono splatterosi come nei seguiti, ma più efferati, crudi, lasciano un senso di angoscia e anche le sequenze velocizzate sono realizzate benissimo; quindi pregi della regia sono una certa rapidità delle sequenza, il sapiente uso dei flashback, il sapiene uso del rapporto di coppia, il sapiente uso del tradimento, il sapiente uso dell'inganno, c'è di tutto in Saw e gli stereotipi saltano completamente.
In poche parole un capolavoro.

Voto - 10

Pregi - La tensione, Kramer, i protagonisti, la regia frenetica, la storia, le trappole, tutto.

Difetti - Praticamente zero, tranne l'idea che spacciata per originalissima si era già vista nel Cubo di Natali.

venerdì 7 gennaio 2011

HATCHET

TRAMA - Un gruppo di giovani turisti che si erano imbarcati su una chiatta per l’Haunted Swamp Tour si trova improvvisamente, a causa di un disguido tecnico, disperso in una palude della Louisiana. È notte, buio ed umido, molto umido, ma questi diventano tutti problemi secondari quando i ragazzi, uno ad uno, periranno sotto i colpi bestiali di un essere deforme che sembra aver come unico hobby quello di fare a pezzi la gente. Inutile dire cha la nottata sarà lunghissima.

RECENSIONE - Adam Green, Grande regista, davvero Grande regista, prima con questo Hatchet, poi con Frozen ( ancora inedito in Italia, che recensirò a breve ) e con Hatchet 2.
Hatchet è un graditissimo ritorno al cinema horror anni 80 ( i bei tempi di Jason, Freddy, Michael e compagnia ) che non si prende mai sul serio e che diverte come pochi slasher fanno ultimamente. 
Ma andiamo con calma, l'unico difetto forse più grande è la lunghezza della prima parte dove vengono presentati gli "steorotipati" personaggi e il viaggio fino alla palude, un pò invasiva e noiosa, ma che passa e che porta alla seconda e riuscitissima parte.
Lo slasher deve avere le caratteristiche che ha Hatchet, impreziosite da camei divertenti e favolosi con le icone del cinema horrror ( Robert Englund su tutti ) e deve divertire lo spettatore mostrando gore, sangue e tette.
I pregi più grandi li troviamo negli effetti speciali, fatti senza ausilio di Computer Grafica e con un lavoro sopraffino che rende tutto più realistico, quindi si vedranno teste aperte in due, corpi dilaniati e cose simili.
Anche il finale, rimando a Venerdì 13, funziona molto bene e lascia con un sorriso sulla bocca dello spettatore, così come il killer interpretato da Kane Hodder ( il Jason di tanti film della saga ) che spacca lo schermo e che massacra senza pietà.
La storia ai fini del film è funzionale e non sorprende, ma non dispiace neanche e i rimandi ai classici film horror del passato sono ben più che accetti.
Hatchet 2 è uscito in America, ma è stato bandito dai cinemi dopo poco e uscirà solo per via home video. Bah.


Voto - 8


Pregi - Effetti speciali riuscitissimi, Kane in gran forma, bodycount spettacolare.

Difetti - Un pò lunga e noiosa la prima parte.

HOUSE OF THE DEAD

TRAMA - Un gruppo di adolescenti (Rudy, Simon, Salish, Alicia, Jordan Casper, Greg, Karma, Liberty, Hugh) si reca ad un rave party organizzato su Isla della Muerte, a poche miglia dalla Florida. I ragazzi si apprestano a prendere il traghetto ma al loro arrivo è già partito. Si rivolgono ad un peschereccio comandato dal capitano Kirk (Jurgen Prochown ) il quale, su insistenza dei ragazzi, si offre di accompagnarli all'isola, per una cifra "inaccettabile". All'arrivo dei ragazzi, l'isola è deserta, non c'è traccia dei festeggianti, è presente solo una calma innaturale da ogni parte. Troppo tardi si scoprirà che, da duecento anni, l'isola è abitata da Castillo Hermano, un prete fanatico del XIX secolo, che fu messo al bando dalla Spagna per i suoi esperimenti sull'immortalità. Da quel momento in poi, i protagonisti diverranno vittime di un'orda di feroci zombie comandati dal diabolico prete.

RECENSIONE -Uwe Boll è considerato il regista peggiore del mondo, è vero i suo primi film sui videogiochi come House Of The Dead erano poca roba, ma l'ex pugile tedesco è maturato, cresciuto, in una maniera pazzesca e secondo me da la pappa a tanti registi da quattro lire ma che guadagnano un sacco di soldi.
Questo è uno dei suoi primi disastri, ma questo filmaccio a basso costo sugli zombie del vecchio videogioco da salagiochi diverte abbastanza anche se il montaggio è da mal di mare.
Uwe ha i soldi e si finanzia i suoi film e lo si vede in questo House Of The Dead che ha addirittura una trama studiata che purtroppo fa acqua da tutte le parti, ha degli attori ( attori? ) ridicoli che diventeranno da sconosciuti teenager a militari che sparano col bullet time attivato alle teste degli zombie ( pessima la resa dei mostri ).
Ma in fondo in un b movie ( anche zeta ) come questo cosa ci si aspetta, gore e divertimento e qui siamo su livelli discreti, anche se l'inserimento di scene del videogioco rende tutto confusionario e anche certi effetti speciali, seppur validissimi e ben riusciti, non ci azzeccano niente con l'aria che si dovrebbe respirare in un film del genere.
Altri difetti li troviamo nella prima parte del film, troppo lunga e noiosa recitata male con dialoghi infantili.
Tutto questo aggiunto a ridicole scene d'azione con esplosioni a non finire ed esce questa porcata di Uwe Boll, che comunque rimarrà un cult tra i film peggiori di sempre.

Voto - 5-

Pregi - Diverte un pochino

Difetti - Tutto quanto dalla regia alle scene insensate.

martedì 4 gennaio 2011

THE LAST WINTER

TRAMA - Una compagnia petrolifera trivella il permafrost dell’Alaska e nasconde ciò che trova sotto una cabina bianca. Dopo dieci anni di trattative internazionali, un’equipe di ricercatori torna sul sito per svelare il segreto e mappare i giacimenti di petrolio. Ma una volta aperto il bianco vaso di Pandora, uno per uno iniziano a morire. Qualcosa di letale sta sorgendo dal ghiaccio rimasto inviolato per millenni.

RECENSIONE - The Last Winter sarebbe potuto essere un piccolo capolavoro se sarebbe finito qualche minuto prima e con un finale totalmente diverso, in questa recensione ci saranno dei spoiler del film quindi chi intende vederlo non la legga.
Allora partiamo dalla regia, perfetta, sublime con una resa tecnica superiore alla media che sarebbe potuta andare bene anche sul grande schermo, Cast più che buono, con Ron Perlman in gran forma, Ambienti del film davvero ben curati e una stile di ripresa geniale e inquietante.
Trama semplice, ma che si sviluppa bene con vari colpi di scena e con una crescita psicologica dei personaggi davvero di qualità, dialoghi mai banali e comportamenti realistici.
Sembra tutto andare per il verso giusto, con le prime morti e con lo schianto dell'elicottero sulla casa, realizzato con buoni effetti tecnici, ma arriva la parte finale, la pessima parte finale che rovina tutto il film.
Il regista mette in mostra i fantasmi, i mostri, non ho capito bene e porta il film sul surrealismo, ma il difetto più grande è che la resa tecnica scade completamente con un effetto in computer grafica dei mostri davvero scadente e se anche il messaggio finale funziona e fa riflettere, questa scelta stilistica fa cadere verso il basso il film.
In definitiva di questo film salvo tutto, tranne il colpo di scena finale a livelli infimi.

Voto - 6.5

Pregi - Resa visiva affascinante, cast di alto livello, regia efficace, inquietante al punto giusto, psicologia dei personaggi azzeccata.

Difetto - Il finale surreale, la computer grafica dei mostri.

LAID TO REST

TRAMA - La terrificante storia di una ragazza che si risveglia con una ferita traumatica alla testa e senza memoria della propria identità. Scoprirà presto che è stata rapita da un serial killer che l'ha portata in una isolata cittadina rurale dove dovrà sopravvivere, insieme ad altre persone, ai perversi giochi del serial killer, un patito di elettronica che intende finire ciò che ha cominciato..


RECENSIONE - Robert Hall porta direttamente per l'home video americano ( Laid To Rest ancora non è stato distribuito in Italia ) uno slasher di qualità enorme che funziona.
Funziona è l'aggettivo per descrivere questo film realizzato con un sufficiente budget e con un regista esperto di effetti speciali, ci nota subito infatti una cura pazzesca per l'effetto gore e il regista ci punta molto sugli omicidi, rendendoli poco ripetitivi, violenti e realistici come se ne vedono pochi.
Un'altro punto a favore è la recitazione dei personaggi e sopratutto della protagonista, grazie a uno script molto frenetico e una regia davvero curata con ambientazioni funzionali al film.
Altri pregi li troviamo per esempio nella storia ( annunciati 2 sequel, uno in lavorazione ), semplice, chiara, diretta con piccolo colpo di scena finale che anch'esso funziona.
Infatti di pecche in questo film è difficile trovarle, almeno difetti evidenti non balzano all'occhio se non il cliff hanger finale, che sembra messo solo perchè in ogni film slasher c'è.
In definitva Laid To Rest è un piccolo capolavoro, purtroppo inedito in Italia, ma che consiglio di provare a trovarlo, di vederlo, rivederlo e divertirvi, perchè è questo l'intento del regista e come ho già detto funziona.

Voto - 8.5

Pregi - Effetti speciali cruenti e realizzati alla perfezione, protagonista efficace, ben diretto.

Difetti - Cliff Hanger finale.

PARASOMNIA

TRAMA - Laura Baxter soffre di una rarissima malattia del sonno, infatti alterna rari e brevi momenti di veglia a lunghi e frequenti periodi di sonno. Il giovane studente di arte Danny Sloan  si innamora di lei cerca di aiutarla a fuggire dall’ospedale dove è rinchiusa. Ma il dottor  Volpe cercherà di impedire la fuga...

RECENSIONE - Definito un buon film dalla critica Parasomnia secondo me è solo un film sufficiente e poco più, anzi mi aspettavo molto dopo un buon inizio e una buona trama.
Se infatti la trama è il pregio principale di quest'opera i difetti sono molteplici e tutti riscontrabili nel budget, se il primo omicidio/suicidio è abbastanza gustoso ( anche se si nota " l'effetto computer " ) il resto della resa tecnica è abbastanza sottotono, con una computer grafica, utilizzata per rappresentare il mondo dei sogni della ragazza affetta dalla Parasomnia, pessima a dir poco, inutile, banale e che strappa anche qualche risata e purtroppo di queste scene ce ne sono in abbondanza, anche gli effetti splatter sono poco appetitivi e divertenti rendendo tutto un pastrocchio di budella e sugo ( anche se solo in rare scene ).
Altri difetti sono riscontrabili nel killer, strana miscela di altri mostri sacri dell'horror, telecamera che balla di qua e di la e idiozie e buchi di sceneggiatura a non finire.
Quello che salva dal baratro questo film è la trama, il rapporto tra i due ragazzi che funziona davvero bene e una buona recitazione, se no del resto spazzatura pura.

Voto - 6 -

Pregi - Trama ben fatta, rapporto amoroso ben gestito.
Difetti - Resa tecnica pessima, scene inutili, killer che sa di già visto, sceneggiatura così e così.

Shuttle L'Ultima Corsa Verso L'Oscurità

TRAMA - Le due inseparabili amiche Mel e Jules, reduci da un divertente weekend di vacanza, arrivano all'aereoporto e scoprono di non avere il passaggio che le riaccompagni a casa. Decidono così, insiemi ad altri tre ragazzi conosciuti in quel momento, di noleggiare una navetta all'aereoporto, con relativo autista. È una notte buia e piovosa, ma il buio vero Mel e Jules lo conosceranno strada facendo...

RECENSIONE - Film del 2008 uscito in Italia a fine 2010 direttamente per l'home video, Shuttle è un film semplice, ma solido con una trama che si sviluppa attraverso un colpo di scena azzeccatissimo e ben inserito nel contesto e con un finale prevedibile ma che colpisce e lascia perplessi per la vicenda.
Comunque Shuttle si differenzia da altri prodotti simili per un cast di personaggi poco stereotipati che recita bene ( il doppiaggio in italiano è solo sufficiente ), che si comporta in maniera fastidiosa, ma realistica e il killer di turno non stupisce per psicologia e che sembra un uomo comune come tanti.
I pregi maggiori di questa pellicola statunitense diretta da Edward Anderson sono la trama e i personaggi, ma ci sono anche altre piccole cose che funzionano, la regia pur non essendo su livelli tecnici ed esteteci stupefacente è chiara e diretta e anche se la violenza è davvero poca, funziona sopratutto in un paio di scene.
I difetti maggior saltano fuori nella parte finale, quando il killer ( come accade sempre in questo genere di film ) non muore mai e la tensione si abbassa un pò anche per la lentezza.
Comunque in generale siamo alle prese con buon film, un valido cast e una trama consistente con un preciso messaggio finale che non vi svelo, ma che arriva come un pugno nello stomaco.

Voto - 7.5

Pregi - Cast e Trama più che buoni, Sviluppo della vicenda realistico.
Difetti - Cala un pò nell'ultima parte, Tecnicamente non eccelso.

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In questo blog pubblicherò le recensioni di tutti i film che ho visto scritte da me con un mio parere personale e anche con un voto in numeri alla fine!
Benvenuti Horrormaniaci.