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martedì 15 febbraio 2011

ALTA TENSIONE

TRAMA FILM - Alex e Marie, due ragazze, vanno a preparare gli esami universitari in campagna, a casa dei genitori di Alex. Neanche il tempo di scaricare i bagagli che arriva uno psicopatico che stermina la famiglia e rapisce Alex, non accorgendosi della presenza di Marie, che lo segue per salvare l’amica.

RECENSIONE FILM - Secondo film del bravissimo regista francese Alexandre Aya che ora è arrivato a dirigere ottimi film come "Riflessi Di Paura, Le Colline Hanno Gli Occhi e Piranha 3D".
Alta tensione porta dall'inizio con sè dei difetti, ma che sono del tutto marginali perchè il film è davvero valido, impressionante, visimanente truculento e con un finale che poi in molti altri film è scopiazzato molto malamente che è stato molto criticato per la sua incoerenza, ma che secondo me funziona.
Inanzitutto il regista è molto bravo a comporre la semplice trama con omicidi davvero crudi e violenti che possono sembrare esagerati, ma che in realtà rendono perfettamente nel contesto.
Gli effetti speciali sono gustosi e di buona qualità, si vede l'uso del computer ma è mascherato e usato davvero bene.
La regia è di buon livello e la qualità visiva anche non scadendo nel prodotto direct to video.
Bella la colonna sonora che comprende anche un brano dei Ricchi E Poveri e in finale come detto è di gran qualità.

Film - 8

Pregi - Omicidi efferati e ben realizzati, ben diretto, colpo di scena non prevedibile

Difetti - Finale che può apparire incoerente, qualche difetto in sceneggiatura.

venerdì 11 febbraio 2011

SAW 3D

RECENSIONE SAW 3D - Non inserisco la trama dell'ultimo capitolo della longeva saga dedicata all'enigmista perchè sarebbe complicata da spiegare e a uno che non ha visto i precedenti film la trama potrebbe rovinare qualche sorpresa.
Comunque partiamo con la recensione vera e propria di questo settimo e ultimo capitolo in 3D e partiamo subito dall'effetto più in voga del momento.
Il 3D lo devo dire è realizzato in maniera pessima, poche le scene ( qualche budella e una sega che vola verso di noi ) e realizzate solo sufficientemente, la campagna pubblicitaria diceva chiaramente che il 3D sarebbe stato innovativo, invece è il solito ( anche peggio ) 3D da postproduzione.
Ora parliamo del film vero e proprio, un filmetto che potrebbe passare inosservato ma che per tre motivi fondamentali vende e incassa.
Il primo è semplice, è l'ultimo capitolo della famosa saga dell'enigmista, il secondo motivo può essere il 3D ma principalmente è il gore presente che è di alto livello e realizzato ( tranne pochi casi ) davvero bene, ma comunque diverte e non fa ne senso ne paura e l'ultimo motivo e l'ultimo motivo è che Saw è Saw e se il primo capitolo non sarebbe stato un capolavoro, nessuno pensava ai mediocri sequel che ha avuto.
La trama è discreta con qualche spunto positivo e qualche spunto negativo, con qualche alto e basso ma comunque valida e il personaggio di Bobby è davvero azzeccato e Kevin Greutert ( il regista ) colpisce ancora la società americana come nel sesto capitolo.
Il sesto capitolo però peccava di spettacolarità e sembrava un pò moscio, questo settimo invece ha molto più ritmo ed è molto più adrenalinico con molte morti, ma alcune anche inutili come la prima di giorno in una vetrina davanti agli occhi di tutti.
L'inizio del film in flasback non ve lo svelo ma è la pecca più grande del fllm perchè in parte fa capire il finale del film anche se il regista ( penso volutamente ) non ha voluto chiarire tutti i punti per magari tornare con un nuovo capitolo tra un pò di tempo.
Il reparto splatter è ben fornito, ma come detto non spaventa, ma diverte, comunque è più alto dello standard delle produzioni horror che si vedono al cinema e infatti il film è vietato ai 18.
Per concludere questo ultimo capitolo in 3D ( che ripeto è totalmente superfluo ) è di discreta fattura, ma lontano chilometri dal primo geniale film di James Wan.

mercoledì 2 febbraio 2011

I SPIT ON YOUT GRAVE

TRAMA - Jennifer è una giovane scrittrice che, per lavorare al suo nuovo libro, decide di lasciare la città in cui vive per isolarsi in una casa isolata di campagna. La sua presenza suscita curiosità e fastidio negli abitanti del paese adiacente: e una notte alcuni di loro entrano in casa sua per spaventarla. Ma quello che nasce come un gesto vandalico si trasforma presto in un orrido stupro di gruppo. Dopo aver subito violenza e torture. Data per morta dai suoi assalitori, jennifer riuscirà invece a sopravvivere e deciderà di vendicarsi dei suoi carnevici con la stessa crudeltà che le avevano riservato. Se non peggio.

RECENSIONE - Un remake di un film degli anni 70 chiamato in Italia "Non violentate Jennifer", un regista famoso solo per filmetti da tv su eventi catastrofoci, budget medio e un cast abbastanza sconosciuto.
Dopo aver letto queste prime righe ci si aspetta un film pessimo, invece accade il contrario e su certi aspetti questo remake supera l'originale.
Il regista è molto bravo a separare una prima parte ( ma che risulta più lunga della seconda ) dalla seconda riuscendo così a trasformarare il film in suspense, tensione e ritmo discontandosi dall'originale per la vendetta messa in mostra dalla ragazza protagonista.
Lo stupro è rappresentato molto bene, forse meno duro e crudo dell'originale, ma sicuramente sadico e realistico e gli attori si comportano davvero bene, sopratutto ( idea vista anche nel film "L'ultima casa a sinistra" ) uno che interpreta la parte di Matthew che non vuole partecipare allo stupro ma partecipa obbligatoriamente.
Dopo un oretta di film il regista fa partire 45 minuti dove il film cambia totalmente, i primi 10/15 minuti sono di ritrovamento della ragazza e gli altri 30 sono di trappole davvero ben congegnate, ma che assomigliano molto a quelle che si vedono in Saw.
Decisamente ottima la scelta di non mostrare tutta la violenza con il primo omicidio - Spoiler - ( che non compie la ragazza però )  e ottima l'idea dell'omicidio per contrappasso come nella serie dell'enigmista.
La violenza cresce mano a mano, ma non è rappresentata da litri si sangue che farebbero solo ridere e divertire, ma da scene efferate e crude che lasciano spesso di sasso lo spettatore.
I protagonisti della vicenda sono pochi, ma come ho detto molto bravi a recitare ( anche se molto volgari ) e molto realistici, risultando ben espressivi e non danno mai quasi l'impressione di recitare un copione.
La ragazza in primis è davvero ben caratterizzata, solita ragazza di città con i soldi ( motivo per cui gli aggressori sono infastiditi dalla sua presenza ) e molto bella, ma anche un pò stupidotta in alcuni casi, cosa che rende più piacevole qualche sequenza che avrebbe potuto tramutarsi in noia.
Il livello di gore non è elevato, ma si segnalano due scene - Spoiler - quella dei corvi che strappano gli occhi a uno degli aggressori e quella finale del fucile nel retro dello sceriffo ( il bastardone del film ).
Infine da segnalare c'è una buona regia, una discreta ambientazione e una durata complessiva più che buona e non troppo sbrigativa.
Il regista ha dimostrare che ci sa fare con pellicole del genere e come remake I Spit On Your Grave ( ancora inedito in Italia ) funziona meglio del film degli anni 70.


Voto - 8


Pregi - Cast e recitazioni sopra la media, crudo e realistico, prima e seconda parte di spessore.


Difetti - Nulla di memorabile alla lunga distanza, qualche scopiazzamento qua e la.